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HAPPENING <MARGINI>
09_01_2016
artisti < Crilù_ Simone Artico_Giulio Bornacin_Flavio Di Nardo_ Tiziano Guzzetta
spazio espositivo < Pre Mure Sesto al Reghena via Mure 33>
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autori / Simone Artico – Crilù
titolo esposizione / l’altrosguardo due pittori, due amici, due modi di affrontare l’intimo femminile
presentazione / Marta Plevani
luogo / spazio arte BEJAFLOR
vernice / 13 novembre 2014 ore 18.00 (l’esposizione proseguirà fino al 31 GENNAIO 2014)
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autore / Simone Artico
titolo esposizione /forma e sostanza
luogo / Sala delle mostre via Roma 157 Ceggia
vernice / 5 novembre 2011 ore 18.00 (l’esposizione proseguirà fino al 19 novembre)
Artico dipinge prevalentemente il mercoledì sera. Basterebbe questo dato per non confonderlo con i soliti pittori della domenica. La sua è una pittura felicemente epifanica, fatta di immagini nitide, che poco offrono ai critici di professione: abituati a lavorare sulle scorie, sugli scarti, questi quadri provocano non pochi imbarazzi: il post-moderno non è più dietro l’angolo, le immagini riacquistano contorni precisi, carne, sangue, forma e sostanza appunto. Quelle di Artico sono donne felliniane, e per nostra fortuna sono in vena di abbracci. Le donne e i gatti che popolano il suo piccolo mondo pittorico, sono la chiave che Artico utilizza, prendendo in prestito un verso di Saba, per immergersi nella calda vita.
Francesco Lena
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autore / Simone Artico
titolo esposizione / il cane, il gatto, io e te
luogo / caffè letterario al Convento (PN)
“post ” inaugurazione / 14 maggio 2011 ore 18.30 a seguire concerto DAMADORE’ + rinfresco
totale periodo esposizione / dal 6 maggio 2011 fino a fine mese
Artico dipinge come dipingerebbe suo nonno. Nei libri di storia dell’arte verrebbe definito pittore periferico e attardato, e probabilmente lo è. C’è l’Apocalisse là fuori, piove senza tregua e lui dipinge gatti, corvi, una donna che gli fa del bene.
Saba, lirico puro che a lungo fu accusato di provincialità, scrisse che ai poeti non rimaneva che fare una poesia onesta. Simone, da buon contadino, offre una vendemmia onesta, fatta di piccole e fragili immagini quotidiane. Epifanie di luce, che sfuggono alle scorie del presente.
Francesco Lena